Pulizia e lavaggio degli impianti

Hai mai fatto controllare l'efficenza del tuo impianto?
Ti sembra di spendere troppo di riscaldamento?
Se tocchi i termosifoni senti zone più fredde?

L'efficienza energetica di un impianto passa anche da ciò che negli anni si è formato all'interno dei circuiti idraulici. Sedimenti di ossido di ferro, calcare, fanghi, batteri, ecc..., possono impedire il corretto trasferimento del calore in tutte le parti dell'impianto, provocando, ad esempio nei termosifoni zone più calde e zone più fredde, nelle caldaie, specialmente le più recenti, quindi più performanti, possono provocare notevoli danni, e addirittura in alcuni casi la rottura dello scambiatore primario.
Questo comporta oltre a non avere il giusto comfort in ambiente, anche un notevole spreco di denaro, e quindi bollette piu care.

Per quanti non abbiano ancora chiaro l'importanza della protezione e della pulizia degli impianti di riscaldamento, le prove eseguite in questi anni ci anno consentito di verificare che:
in un modulo a condensazione di 50 kw si possono depositare fino a 1,5 kg di ossido di ferro, e in un modulo da 24 kw anche 800 grammi.
Questo comporta che si può innalzare la temperatura dei fumi della caldaia anche oltre i 20 - 30°C con perdite di rendimento molto incisive sui consumi.

Immagine termografica di un termosifone

Immagine termografica termosifone Lavaggio impianto

QUANDO PULIRE UN IMPIANTO

Quando è necessario pulire un impianto?
È necessario pulire un impianto:

  • sempre prima di installare una caldaia nuova in un impianto nuovo o vecchio, sia ad alta che a bassa temperatura
  • quando esistono problemi di circolazione
  • quando ci sono radiatori più freddi rispetto ad altri (anche solo parzialmente)
  • quando si notano differenti temperature sui pavimenti (negli impianti a bassa temperatura) o stanze più calde e stanze più fredde

QUANDO PULIRE LA CALDAIA

Quando è necessario pulire una caldaia?
La caldaia necessita di essere pulita quando:

  • diventa rumorosa
  • la temperatura dei fumi aumenta di 10°C
  • la temperatura dell'acqua calda e insufficiente
  • ci sono scaglie all'ingresso dello scambiatore secondario
  • la pompa di circolazione si intasa di scaglie e melme
  • la valvola deviatrice si blocca

Gazzetta ufficiale n° 132 del 10 Giugno 2009 - D.P.R. N° 59 del 2 Aprile 2009 Art. 4 comma 14

COSA IMPONGONO LE NORME TECNICHE

Il D.p.R. n°59 del 2 Aprile 2009 "prescrive..... un trattamento chimico di condizionamento per gli impianti con potenza nominale uguale o inferiore a 100 kW...
...per quanto riguarda i predetti trattamenti si fa riferimento alla norma tecnica UNI 8065"

COSA PREVEDE LA NORMA UNI 8065

6.1      IMPIANTI DI RISCALDAMENTO AD ACQUA CALDA

6.1.1    TRATTAMENTI PRESCRITTI

- per tutti gli impianti è necessario prevedere un condizionamento chimico.

6.1.3    CARATTERISTICHE DELL'ACQUA DI RIEMPIMENTO E RABBOCCO

- aspetto:    limpido
- durezza totale:    minore di 15 °F

6.1.4    CARATTERISTICHE DELL'ACQUA DEL CIRCUITO

aspetto:possibilmente limpida
ph:maggiore di 7 (con radiatori ed elementi di alluminio o leghe leggere il pH deve essere anche minore di 8)
condizionanti:presenti entro le concentrazioni indicate dal fornitore
ferro (come Fe):minore di 0,5 ppm (valori più elevati di ferro sono dovuti a fenomeni corrosivi da eliminare)
rame (come Cu):minore di 0,1 ppm (valori più elevati di rame sono dovuti a fenomeni corrosivi da eliminare)

la norma uNI 8065 prescrive: l'uso di un "condizionante (protettivo) chimico";
che il valore del ph rimanga neutro (tra 7 e 8), che non si formino ossidi.

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